Guardi lo schermo. Niente? Non c'è niente. Ti gratti i capelli sottili e clicchi su diversi frammenti di testo e bit di codice sorgente. Strizzi gli occhi e cerchi di riordinare le parole. I risultati sono gli stessi ad ogni tentativo. La sicurezza di cui ti sei cinto si è infranta. Il tuo audace progetto si sgretola.
Niente. Non c'è niente qui.
Fai dei respiri profondi. Non intenzionalmente; sei abbastanza consapevole di te stesso per calmarti. Ti senti come se la morte ti si stesse avvicinando. La morte della tua carriera. Morte fisica. Morte di tutto ciò che ti rimane. Tutto questo per indagare sulle voci che circolano sul posto di lavoro. Tutto per un'ultima indulgenza prima che la tua vita giunga al collasso.
C'è qualcosa che ti crea una fitta nella parte posteriore del cervello. Un residuo della strana immagine che hai superato poco fa. Un residuo del muro costruito intorno al nulla.
[[Respiri profondi.|2]]"Emmet Petroskey?"
Ti giri, la sedia dell'ufficio brontola contemporaneamente a te. Due persone aspettano all'ingresso del tuo cubicolo. Entrambe vestite di grigio. Entrambe armate. Uno, un uomo alto e calvo con un leggero sorriso. L'altra, una donna più bassa con capelli color fango e occhi lucidi.
"Sono Emmet."
"Sergente Grauer, sicurezza interna del sito," afferma l'uomo. Tocca col dito il distintivo appuntato alla sua uniforme.
"Agente Speciale Morgan, sicurezza interna," afferma la donna. Lei non ha il distintivo. "Per favore, venga con noi." Il tuo cuore tuona al suo segnale, e ti si crea un nodo alla gola.
[[Respiri più profondi.|3]]Avevi un piano nel caso fosse successo questo. Le parole magiche per ogni situazione in cui ti sei ritrovato nei tuoi lunghi anni alla Fondazione. "Voi, uh, voi dovete parlare con il mio supervis-"
"Non farne una tragedia," dice l'Agente Morgan. Sembra pronta a trascinarti per i piedi. "La prego di venire con noi, signor Petroskey."
Respiri Profondi. Respiri Profondi. Eviti gli sguardi dei tuoi colleghi mentre passi vicino alle loro piccole grotte. Non peggiorare le cose. Segui la coppia di agenti lungo i corridoi del Sito-02. Anche qui la gente ti fissa. Tutti capiscono che non sei abbastanza importante da meritare una scorta. Non per nessuna //buona// ragione.
I corridoi principali del sito formano ampie arterie, ognuna delle quali si divide in stretti capillari che si snodano in ogni fessura. Ti portano davanti ad una porta d'acciaio incastonata in un muro di cemento armato. Grauer vi digita un codice, un numero alla volta. Ti fa male la gola mentre lo guardi. Ti fanno male i polmoni. Ti senti come se il tuo corpo ti stesse strangolando.
"Non farne una tragedia," ripete Morgan.
Non sei una persona religiosa, ma preghi che non lo diventi.
[[I respiri più profondi.|4]]La stanza è minuscola e rada. Una luce tremolante nel soffitto piastrellato. Uno scarico inossidabile nel pavimento piastrellato. Una sedia stretta e imbullonata. Ti siedi e senti un brivido filtrare attraverso la divisa. La tua carriera deve superare la loro di almeno un decennio, ma ti senti ancora come un bambino in punizione.
"Nome, cognome, data di nascita e ID della Foundazione?" chiede Morgan mentre Grauer scrive su un piccolo tablet.
"Emmet Petroskey. 9 Febbraio, 1981. E, uh, 542313. Credo. Il mio ID è sulla scrivania."
"Lavoro attuale?"
"Analista informatico."
"Allora sei consapevole del fatto che stavi cercando di accedere a informazioni riservate?"
(if: (count: (history:), "ResetStart") is 1)[[["Voglio fare ricorso contro questa accusa."|AppealEnd]]](else:)["Stavo solo indagando su un pettegolezzo." Stavo per contattare l'ASIR quando vi siete presentati. C'è una specie di falla nella sicurezza su quella voce del sito."
"Capisco." Morgan e Grauer si guardano l'un l'altro in modo strano. Ti chiedi cosa si saranno mai detti. "Torniamo subito."
Deglutisci mentre i due se ne vanno. Di nuovo, mentre la porta si chiude. Di nuovo, mentre il silenzio cala nella stanza.
[[Ti fa male la gola.|5]]]Il tuo corpo si adatta al freddo, ma tu tremi lo stesso. La sedia è stata progettata per creare scomodità. Quando ti inclini, lo schienale basso si infila sotto le scapole. Quando stai dritto, la sedia è sempre leggermente inclinata in avanti. Appoggiandosi su un lato, la sua seduta stretta non offre alcun sostegno. Ti agiti, ti giri e ti agiti ancora di più.
Il tempo scorre. Non c'è un orologio nella stanza, non indossi un'orologio da anni ormai, e il tuo telefono è scarico. Il tempo scorre lento. Scivola lentamente come una sirena che suona in lontananza. Deglutisci ancora e ancora, ma il grumo non ti lascia la gola.
[[Deglutisci più forte.|6]]Passano i minuti. Passano le ore. Sicuramente sono passate ore. Ti alzi e ti appoggi ad un muro freddo. Il gocciolio sopra di te è diventato irregolare e le sirene si sono fermate. Nella sala si sentono dei passi pesanti, prima a destra, poi a sinistra. Ti strofini l'eruzione cutanea che ti si è diffusa lungo il braccio da tutta la settimana.
Il tempo passa. Non riesci a capire quanto ne sia passato. Il tubo gocciola. Le sirene suonano. I passi rimbombano avanti e indietro. Goccia. Ronzio. Tonfo. Deglutisci forte e respiri più forte. Ti abbassi per sedersi sul pavimento. È ancora più freddo.
Dopo una breve eternità, la porta si apre.
[[Deglutisci più forte.|7]]Morgan e Grauer entrano. Sembra che abbiano cambiato uniforme, ma è difficile da dire. Potrebbe essere stato un giorno intero, no? Hai dormito? (set: $pagecount to 1)
"Nome, cognome, data di nascita e ID della Foundazione?" chiede Morgan mentre Grauer scrive su un piccolo tablet.
"Emmet Petroskey. 9 Febbraio, 1981. 542313."
"Lavoro attuale?"
"Analista dell'Intelligence."
"Allora sei consapevole del fatto che stavi cercando di accedere a informazioni riservate?"
[["Ve l'ho detto, stavo solo investigando."|8.2]]
[["Stavo per chiamare l'ASIR, come ho detto."|8.3]]
[["Me l'avete già chiesto."|8.4]]"Capisco." Morgan e Grauer si guardano l'un l'altro in modo strano. "Aspetti qui." (set: $pagecount to it + 1)
La porta si chiude dietro di loro. Il tempo scorre. Lento. (if: $pagecount is 1)[Si trasforma in quel fango che si crea nelle grondaie.] (if: $pagecount is 2)[Si trasforma in quel fango nevoso quasi congelato che va spalato dal marciapiede ogni anno.] (if: $pagecount is 3)[Si muove così lentamente che potrebbe anche essere solido.] (if: $pagecount > 3)[Si deposita su di te come il cemento su una tomba nascosta. Ti annega come un oceano implacabile e inesorabile.]
Deglutisci ancora. (if: $pagecount > 1)[Sospiri.] (if: $pagecount > 2)[Ti gratti l'eruzione cutanea.] Il tubo sgocciola. (if: $pagecount > 1)[Le sirene suonano.] (if: $pagecount > 2)[I passi si allontanano.] Ti siedi sulla sedia. (if: $pagecount > 1)[Ti appoggi contro il muro.] (if: $pagecount > 2)[Ti siedi sul pavimento.] Ti penti della (if: $pagecount is 1)[stupida](if: $pagecount is 2)[sciocca](if: $pagecount > 2)[terribile] decisione di dare seguito a qualcosa di così (if: $pagecount is 1)[sciocco.](if: $pagecount > 1)[minaccioso.] (if: $pagecount is 1)[//Il segreto per venire promossi// sicuramente.] (if: $pagecount is 2)[//Vedere i più profondi segreti della Fondazione// sicuramente.] (if: $pagecount is 3)[//Il segreto della salute, della ricchezza e dell'immortalità.//] (if: $pagecount > 3)[//La chiave per il cuore dell'universo.//]
(if: $pagecount < 4)[[[Il tempo passa, in qualche modo.|9]]](else:)[[[Il tempo passa, faticosamente.|9.2]]]Morgan e Grauer entrano nella stanza. I capelli di lei sono (if: $pagecount is 1)[raccolti adesso,](if: $pagecount is 2)[raccolti in una coda adesso,](if: $pagecount is 3)[sciolti adesso,] e la sua pettinatura sembra più spessa. (if: $pagecount < 2)[Non può essere passato un giorno intero. No? Hai dormito?](if: $pagecount is 2)[Non possono essere passati più di un paio di giorni, no?](if: $pagecount > 2)[Non può essere passata una settimana, no?]
"Nome, cognome, data di nascita e ID della Foundazione?" chiede Morgan mentre Grauer scrive su un piccolo tablet. (if: $pagecount > 3)[Ogni impatto del dito sul tablet è ritmico.]
"Emmet Petroskey. 9 Febbraio, 1981. 542313."
"Lavoro attuale?"
(if: $pagecount < 3)["Analista dell'Intelligence."](else:)["Prigioniero?"]
"Allora sei consapevole del fatto che stavi cercando di accedere a informazioni riservate?"
(if: (count: (history:), "8.2") is 0)[[["Ve l'ho detto, stavo solo investigando."|8.2]]](else:)["Ve l'ho detto, stavo solo investigando."]
(if: (count: (history:), "8.3") is 0)[[["Stavo per chiamare l'ASIR, come ho già detto."|8.3]]](else:)["Stavo per chiamare l'ASIR, come ho già detto."]
(if: (count: (history:), "8.4") is 0)[[["Me l'avete già chiesto."|8.4]]](else:)["Me l'avete già chiesto."]Morgan e Grauer entrano nella stanza. (if: $pagecount < 6)[I capelli di lei sono più lunghi, o sbaglio?](else:)[Gli occhi di lei sono meno lucidi.] (if: $pagecount < 6)[I capelli di lui sono più grigi, o sbaglio?](else:)[La barba di lui è diventata bianca.] È passato un mese da quando ti hanno sbattuto qui? (if: $pagecount < 6)[Mesi, magari? Come potresti mai capirlo?] (else:)[La sensazione di formicolio che hai dentro di te dice di no. Non mesi, ma anni.]
"Nome, cognome, data di nascita e ID della Foundazione?" chiede Morgan mentre Grauer scrive su un piccolo tablet. (if: $pagecount > 4)[Ogni impatto è sordo come un pugno contro la carne.] (if: $pagecount > 5)[Ogni impatto è potente come un colpo di pistola.] (if: $pagecount > 6)[Le sue dita sono il tuo plotone d'esecuzione.]
"Emmet Petroskey. 9 Febbraio, 1981. 542313."
"Lavoro attuale?"
(if: $pagecount > 4)[Intrappolato? ](if: $pagecount > 5)[Solo, forse? ](if: $pagecount < 6)["Non lo so più."](else:)["Sono qui."]
"Sei consapevole del fatto che stavi cercando di accedere a informazioni riservate?"
[["Volevo venderle."|9.6]]
[["Volevo condividerle."|9.7]]
[["Volevo usarle."|9.8]]Ti cola il naso. Il petto si gonfia. Ti fa male la gola.
(if: $pagecount > 5)[La luce sopra perde. Lo scarico sotto si illumina.
](if: $pagecount > 6)[In lontananza, dei passi si fanno sentire. Le sirene rimbombano fuori dalla tua cella.
][[La porta si apre di nuovo.|9.2]]Ti alzi da quella sedia stretta. È insopportabile. Rimarrai intrappolato per sempre se aspetti ancora un po'. Il tempo si fermerà. Il tempo morirà. Il tempo morirà, e voi sarete lasciati lì. Il tempo morirà e voi non lo sarete mai.
Morgan e Grauer sono legati dalle stesse pesanti manette. La pistola di lei si alza per prima, quella di lui un secondo dopo. Sembra che passino ore prima che si mettano al livello.
Settimane.
Anni.
Soffri un'eternità mentre le loro dita tirano il grilletto. Sopporti il vuoto mentre i proiettili strisciano dalla canna e scivolano verso di te. Al termine di un lungo e benedetto viaggio per raggiungervi.
[[Il dolore è rapido, immediato e definitivo.]]Nonostante quel piacevole abbraccio, il tubo continua a gocciolare. Sgocciola, e sgocciola, e sgocciola. È più stabile di prima. Più veloce. Più diretto.
[[E fa male.]]Ti svegli a faccia in giù con il gusto ricco di sangue in fondo alla bocca. È anche nella parte anteriore della bocca, e la sensazione del suo pantano mezzo coagulato si estende per tutta la lunghezza della gola. Ti metti un fazzoletto al naso e cerchi di pulire il peggio dalla scrivania. È finito dappertutto. Quanto ne è rimasto nel tuo corpo?
Il computer si è disattivato durante il tuo torpore, ma ti ricordi cosa stavi facendo prima. Non fa freddo nel tuo cubicolo, ma rabbrividisci lo stesso. Ti strofini l'eruzione cutanea. Tiri su col naso rumorosamente. Non di nuovo. Assolutamente non di nuovo.
Fai scorrere un dito lungo l'elenco laminato delle appendici appuntate al muro. Ti fermi sul rappresentante ASIR del sito. x9191.
Qualcuno risponde al telefono dopo due squilli. "Ciao, uh, ciao," balbetti. "Vorrei segnalare una violazione di sicurezza."
//FINE//Morgan e Grauer sono lì. Non sono più delle persone. Non per te. Sono delle immagini di loro stessi. Sono simboli dei loro simboli. Sono entrambi Morgan. Sono entrambi Grauer. Sono entrambi Morgan //e// Grauer. Sono diventati entità indifferibili.(set: $pagecount to it + 1)
"Emmet Petroskey. 9 Febbraio, 1981. 542313," dice Morgan.
"Emmet Petroskey. 9 Febbraio, 1981. 542313," ripeti.
"Analista informatico," dice Grauer.
"Analista informatico," ripeti.
"Informazioni Riservate," dicono contemporaneamente.
[["Informazioni Riservate"]] "Qual'era il progetto in questione?" chiede Morgan.
"Stavo, uh, facendo il follow-up per il nostro rapporto 2025 sulla sicurezza dei file interni." Delle goccioline di sudore scendono sotto le tue braccia. "Dovreste sapere quanto è importante, giusto? È fondamentale."
"E avete deciso di ficcare il naso in informazioni profondamente riservate? //Dovreste// sapere l'importanza degli SCP-001."
[["In quale altro modo possiamo essere certi che sia sicuro?"|8.1]] affermi."Non è questo il punto," dice Grauer.
"Non riesco a contare quante volte avresti dovuto chiamarli prima di arrivare a questo punto. Adesso tocca a voi trattare con noi." Morgan non sembra affatto contenta della prospettiva.
"Adesso, cerchiamo di capire come hai fatto ad eludere le misure di sicurezza."
[["È complesso. Voi due non capireste,"|8.1]] affermi."Mi sa che questa risposta non è molto valida," dice Grauer.
"Mr. Petroskey, perfavore, non complichi le cose," dice Morgan. Si strofina le tempie e chiude brevemente gli occhi. "Questo è un reato molto grave. Siamo qui solo per capire cosa è successo."
[["Non ho fatto niente di male,"|8.1]] insisti."Capisco," dice Morgan. Lei e Grauer si guardano l'un l'altro, ma non c'è alcun significato stavolta. È diventato un rituale. Non puoi sopportare il fatto che escano un'altra volta da questa stanza. Non puoi. (if: $pagecount is 6)[Qualsiasi cosa sarebbe meglio.] (if: $pagecount > 6)[Letteralmente qualsiasi cosa.](set: $pagecount to it + 1)
(if: $pagecount < 6)["L'ho già fatto solo una volta in precedenza," affermi. "Lo giuro."] (if: $pagecount is 6)["Solo due o tre volte," rettifichi. "Avevo bisogno di soldi."] (if: $pagecount > 6)["Lo faccio da anni ormai; affermi. "E nessuno di voi l'ha mai scoperto."]
"Quali informazioni, a chi? Quando, e a che prezzo?"
(if: $pagecount < 6)["Micky D's. Sapete, Marshall, Carter, Dark? Posso darvi le registrazioni. Ho tutte le registrazioni. Fatemi tornare al mio computer. Vi faccio vedere tutto." Ti fissano. Un paio di occhi stanchi, un paio lucidi, entrambi implacabili. "Stavo trattando con Carter in persona! Posso aiutarvi a catturarla? Per favore."] (if: $pagecount is 6)["La Mano del Serpente. Erano così insistenti, e nessuno qui mi ascoltava. La mia carriera è rovinata, quindi cosa ho da perdere, giusto? Mi avete beccato. Mettetemi in prigione, per favore." Il loro silenzio è una frase di un altro tipo. Un vile, terribile silenzio. "Rinchiudetemi da qualche parte! Me lo merito. Ho tradito la Fondazione. Ho deluso tutti. Lo ammetto. Ammetto tutto."] (if: $pagecount > 6)["La Ribellione del Caos. Quella nuova. Hanno ragione, sapete? La Fondazione ha fallito. Ha deluso l'umanità, e ha deluso se stessa. Non hanno nemmeno avuto bisogno di pagarmi! L'avrei fatto comunque. Non c'è altro modo per svegliare tutti. Questo torpore è un peccato capitale. I dormienti sono peccatori.Non mi vergogno di quello che ho fatto, quindi uccidetemi. Sono un traditore! Sapete quello che mi merito!"]
I tuoi respiri sono dolorosi. (if: $pagecount > 5)[La tua gola brucia.] La coppia ti fissa(if: $pagecount > 5)[, ma sembra che non ti vedano]. Guardano il vuoto. Il tempo passa. Si girano. (if: $pagecount > 6)[Il tempo sembra fermarsi.]
(if: $pagecount < 7)[[[Lasciano la stanza di nuovo|9.4]]] (else:)[[[Se ne vanno ancora una volta.|12.1]]]
(if: $pagecount > 6)[[[E tu prendi la via d'uscita più facile.|10.1]]]"Capisco," dice Morgan. Lei e Grauer si guardano l'un l'altro, ma non c'è alcun significato stavolta. È diventato un rituale. Non puoi sopportare il fatto che escano un'altra volta da questa stanza. Non puoi. (if: $pagecount is 6)[Qualsiasi cosa sarebbe meglio.] (if: $pagecount > 6)[Letteralmente qualsiasi cosa.](set: $pagecount to it + 1)
(if: $pagecount < 6)["Solo per condividerlo con un amico," affermi. "Era così curioso, e non potevo dire di no."] (if: $pagecount is 6)["Volevo condividerlo con tutti sull'Intranet."] (if: $pagecount > 6)["Tutti. Con tutti."]
"E a quale scopo? Perchè condividere qualcosa di così importante?"
(if: $pagecount < 6)["È carino," affermi, come se spiegasse tutto. In questo caso, lo fa. Se solo fossi abbastanza subdolo da avere una ragione diversa. Una più sinistra. Morgan e Grauer ti fissano come se fossi il più grande idiota di tutti gli impiegati della Fondazione. Forse hanno ragione.] (if: $pagecount is 6)["Tutti sono stufi delle stronzate dell'ASIR," dici con tono lamentoso. "Si comportano solo come se avessero tutto sotto controllo. Come se fossimo gli unici a fare casini." Lo sguardo di Grauer dice che tutto è davvero sotto controllo. Morgan dice che tu sei davvero l'unico a commettere errori.] (if: $pagecount > 6)["L'informazione voleva essere libera." L'aforisma non era mai stato più vero che tra le mura della Fondazione. "Potevo sentirlo. Voleva che fosse libera. Voleva che la liberassi. Non la si può rinchiudere per sempre. Il Comitato Etico non ve lo permetterà. //Io// non ve lo permetterò!" Morgan e Grauer ti guardano entrambi con pietà, ma non riesci a capire il perchè. Dopotutto, hai ragione. L'informazione vuole essere libera. Vuole essere salvata!]
I tuoi respiri sono dolorosi. (if: $pagecount > 5)[La tua gola brucia.] La coppia ti fissa(if: $pagecount > 5)[, ma sembra che non ti vedano]. Guardano il vuoto. Il tempo passa. Si girano. (if: $pagecount > 6)[Il tempo sembra fermarsi.]
(if: $pagecount < 7)[[[Lasciano la stanza di nuovo.|9.4]]] (else:)[[[Se ne vanno ancora una volta.|12.1]]]
(if: $pagecount > 6)[[[E tu prendi la via d'uscita più facile.|10.1]]]"Capisco," dice Morgan. Lei e Grauer si guardano l'un l'altro, ma non c'è alcun significato stavolta. È diventato un rituale. Non puoi sopportare il fatto che escano un'altra volta da questa stanza. Non puoi. (if: $pagecount is 6)[Qualsiasi cosa sarebbe meglio.] (if: $pagecount > 6)[Letteralmente qualsiasi cosa.](set: $pagecount to it + 1)
(if: $pagecount < 6)["Insomma, è uno 001, deve essere qualcosa di speciale, no? Soldi, salute, qualcosa? Ho bisogno di qualcosa."] (if: $pagecount is 6)["Ho sentito dire che ti da potere. Non come qualcosa che alla fine ti distrugge. Magia. Qualcosa di simile alla magia."] (if: $pagecount > 6)["Volevo giocare a fare Dio. Volevo essere Dio, ok? Sono stufo. Sono stufo di vivere in questo modo."]
"Cosa pensava di fare con quel potere, Mr. Petroskey?"
(if: $pagecount < 6)["Aiutare la Fondazione! Cos'altro potevo fare? Ho pensato che altrimenti non l'avremmo mai usato. Non è il nostro scopo. Ma se dovessimo usare le anomalie per contenere altre anomalie? Se diventasse //necessario?// Ci ha mai pensato nessuno? Pensate a tutto il bene che potremmo fare!" La tua appassionata supplica viene accolta con la spassionata indifferenza della Fondazione stessa.] (if: $pagecount is 6)["Niente," borbotti. "Non avete mai... voluto sapere come ci si sente? A non essere bloccati su questo marciapiede infinito? A cambiare davvero il mondo? Io, uh, dovevo solo saperlo. Come ci si sentirebbe a fare quel cambiamento. A fare qualsiasi cambiamento." Il tuo appello è accolto con l'implacabile disprezzo di coloro che hanno il potere di attuare quel cambiamento.] (if: $pagecount > 6)["Perché dovrei dire tutto ciò? Non capireste. Nessuno di voi due, non sapete cosa vuol dire essere intrappolati dietro una scrivania tutto il giorno mentre il mondo cade a pezzi. Non mi giustificherò. Siete fortunati che non abbia funzionato. Questo è tutto. Questo è tutto!" La tua indignazione si schianta contro il muro che sono Morgan e Grauer. A loro non importa. A loro non può importare.]
I tuoi respiri sono dolorosi. (if: $pagecount > 5)[La tua gola brucia.] La coppia ti fissa(if: $pagecount > 5)[, ma sembra che non ti vedano]. Guardano il vuoto. Il tempo passa. Si girano. (if: $pagecount > 6)[Il tempo sembra fermarsi.]
(if: $pagecount < 7)[[[Lasciano la stanza di nuovo.|9.4]]] (else:)[[[Se ne vanno ancora una volta.|12.1]]]
(if: $pagecount > 6)[[[E tu prendi la via d'uscita più facile.|10.1]]]Una colonna di luce brilla al centro della stanza buia. Ti avvicini, le scarpe sbattono contro il pavimento piastrellato della tua ex cella. La sedia non c'è più. Le pareti non ci sono più. Il freddo è sparito. Sei sopravvissuto a tutti loro.
I corpi accartocciati di Morgan e Grauer giacciono al limite della luce. I corpi accartocciati di Morgan e Grauer giacciono al di là di essi. I corpi accartocciati di Morgan e Grauer si estendono in lontananza. Il piccolo quadrato del pavimento piastrellato poggia su un cimitero di Morgan e Grauer. Naviga su un mare di Morgan e Grauer. Persiste in cima alla singolarità di Morgan e Grauer.
Nella luce pende un singolo amo da pesca. Dondola da un lungo filo di ragno e da una ragnatela. Non ti chiama. Questo lo si può capire. Non richiede il tocco. Non costringe all'adorazione. Semplicemente esiste.
Non hai mai visto niente di più sublime.
[[Prendilo.]]
[[Prendilo.]]
[[Prendilo.]]
[[Prendilo.]]
[[Prendilo.]]
[[Prendilo.]]
[[Prendilo.]]
[[Prendilo.]]
[[Prendilo.]]
[[Prendilo.]]
[[Rifiutalo.|EndInter2]]
[[Prendilo.]]
[[Prendilo.]]
[[Prendilo.]]
[[Prendilo.]]Prendi l'amo da pesca e ne apprezzi l'affilatezza. La spinta con cui esprime la sua natura. Se solo si potesse raggiungere un tale apice. Ti pungi il pollice. La goccia di sangue è perfetta come l'amo. L'amo esiste per intrappolare. Il sangue esiste per sanguinare. Se solo tu avessi un tale scopo.
Anche se in confronto senza meta, almeno è possibile completare il gancio. Lentamente, costantemente, lo spingi attraverso il labbro superiore. Si tende, e il filo di ragnatela tira verso l'alto. Su e su. Lontano dalla cella. Lontano da Morgan e Grauer. Lontano da tutto ciò che la giornata ti ha fatto passare.
Sei appeso in una meravigliosa quiete, con un gancio che ti tira via il labbro. Tutto intorno a te ci sono altri nella stessa posizione. Sanguinano tutti. Tutti penzolano. Sembrano tutti euforici.
Finalmente hai realizzato qualcosa di importante.
//FINE//Hai imparato molto tempo fa che il sublime è una maschera, soprattutto in questo tipo di lavoro. La stranezza nuda può essere sopportata. Il male nudo può essere resistito. La maschera è ciò che rende entrambi veramente terribili.
Ti allontani e attraversi la banchina continua di Morgan e Grauer fino a raggiungere il bordo.
Fai un passo nell'aria, e cadi oltre la torre infinita di Morgan e Grauer.
Alla fine, ti scontri con qualcosa che non è né l'uno né l'altro.
[[E fa male.|HurtEnd2]]Sei nella cella. Sei davanti alla coppia. Ti chiedono di giustificarti. Ti chiedono spiegazioni. C'è una sedia fredda sotto di te. Ci sono dei muri freddi intorno a te. La luce è accesa. Il pavimento è solido. (if: $pagecount < 10)[ [[Un raccoglitore di plastica è appoggiato sulle tue ginocchia. |A plastic binder rests on your lap.]] ] (else:)[Un raccoglitore di plastica è appoggiato sulle tue ginocchia.] Potresti leggerlo. I boia davanti a te chiedono però delle risposte. Prima le risposte. Ogni risposta. TUTTE le risposte. Fino a scavare a fondo per trovarne di nuove. Le risposte. Le risposte.
(if: (count: (history:), "Try to explain.") is 0)[ [[Prova a spiegare. |Try to explain.]] ](else:)[Prova a spiegare.]
(if: (count: (history:), "Try another way.") is 0)[ [[Prova in un altro modo. |Try another way.]] ](else:)[Prova in un altro modo.]
(if: (count: (history:), "There must be some way to explain.") is 0)[ [[Ci deve essere un modo per spiegare. |There must be some way to explain.]] ](else:)[Ci deve essere un modo per spiegare.]Sei sdraiato inclinato sul tappeto sporco. Ti fanno male le gambe. Ti fa male la schiena. Tutto fa male. Un lato del tuo viso è appiccicoso e ti accorgi che è sangue. Il sangue che cola dal tuo naso. Sangue che fuoriesce dalle orecchie. Sangue che cola dagli occhi. Ti lamenti violentemente e ti alzi aiutandoti con le mani e con le ginocchia. C'è qualcosa che devi assolutamente fare prima di svenire di nuovo.
Fai scorrere un dito lungo l'elenco laminato delle appendici appuntate al muro. Una sbavatura rossa segue il percorso del tuo dito. Il dito si piega di lato mentre prosegui, tendendo verso un'angolazione innaturale. Ti fermi sul rappresentante ASIR del sito. x9191.
Qualcuno risponde al telefono dopo tre squilli. "Sal, uh, salve," dici sputando. "Ho bisogno di-"Tre oggetti si incrinano nel tuo petto, e una dolorosa sensazione di schiacciamento si alza verso l'alto.
Collassi di nuovo sul tappeto, un caldo abbraccio.
//FINE//Ma cosa c'è da spiegare? Hai consapevolmente infranto ogni sorta di regole e di regolamenti importanti. Una qualche punizione era inevitabile. (set: $pagecount to it + 1)
Hai ostentato la tua capacità di distruggere le tue difese. Hai visto le fortificazioni erette intorno alle mura del tuo cubicolo e hai deciso di distruggerle. È stata invitata un'ondata di invasori ad entrare.
Non ti viene in mente nulla che lo giustifichi.
(if: $pagecount < 11)[[[Ma magari c'è altro da dire?|"Informazioni Riservate"]]](else:)[[[E forse non c'è più niente da dire.|EndPath4]]]Hai avuto un'infanzia travagliata, tutto qui. Hai visto le stelle cadere su Chicago e da allora non sei più stato lo stesso. I tuoi genitori ti hanno abbandonato per scappare più velocemente, e chi può biasimarli? Il rammarico è l'unica cosa con cui chiunque dovrebbe vederti. Si può dire così, vero? (set: $pagecount to it + 1)
No, non quello. Sei cresciuto troppo nella media per osare mai fare qualcosa di così monumentale come le loro accuse. Sei troppo noioso per guardare la documentazione degli 001. Sei troppo modesto per aggirare i firewall. Non puoi essere stato tu.
Ma anche fosse, chi sono questi due agenti per giudicarti? Non sanno chi sei? Non sanno quanto sia influente la tua famiglia? Questo è assurdo. Non risponderete nemmeno. Non queste accuse. Nessuna.
(if: $pagecount < 11)[[[Ma magari c'è altro da dire?|"Informazioni Riservate"]]](else:)[[[E forse non c'è più niente da dire.|EndPath4]]]Sei stato un errore. Questo non giustifica nulla, ma di certo lo spiega. La Fondazione non avrebbe mai dovuto assumerti. L'Università non avrebbe mai dovuto accettarti. I tuoi genitori non avrebbero mai dovuto averti. (set: $pagecount to it + 1)
Gli errori che hai commesso sono dovuti a questi sbagli. Ogni colpa nelle tue azioni è sulle loro spalle. Ti sei già assolto da ogni responsabilità.
Come fai a pentirti dei loro errori?
(if: $pagecount < 11)[[[Ma magari c'è altro da dire?|"Informazioni Riservate"]]](else:)[[[E forse non c'è più niente da dire.|EndPath4]]]Il raccoglitore di fogli laminati riporta ad un vecchio ricordo. //Procedure Operative Standard per la Lotta alle Costruzioni Mentali Attraverso la Consapevolezza delle Armi// era una fregatura allora, ma non c'è bisogno di rileggerlo per intero. Basta un promemoria. Sfogli le pagine e senti una certa chiarezza che ti torna in mente. La tua intenzionalità riemerge. Ti fai carico della forza delle protezioni della Fondazione. Ti difendi dalla nebbia che riempie la tua mente.
[[Spingi via le illusioni.|Fishhook End]]In effetti, non c'è altro da dire. Le tue giustificazioni sono fallite. Non li hai convinti, non hai convinto te stesso, e non sei in grado di dire di più a prescindere.
Sei in una fila infinita di Emmet Petroskeys. Ognuno di loro indossa una tuta arancione. Ognuno è legato da pesanti catene. I tuoi polsi sono legati alle caviglie del prossimo in fila. Le caviglie sono legate ai polsi di chi sta dietro.
Voi tutti vi muovete in avanti ad un ritmo costante. Passo dopo passo. Chilometro dopo chilometro. In lontananza, due enormi sedie ospitano due enormi figure. Morgan e Grauer guardano dall'alto verso il basso il corteo di te stesso. Il leggero sorriso di lei potrebbe anche essere un ghigno orribile. Gli occhi lucidi di lui potrebbero anche essere oceani di lacrime. Hanno raggiunto l'apice di se stessi.
[[Muoviti in avanti.|100.1]]Il tuo corpo senza vita viene ritrovato alla tua scrivania in pochi minuti. Lo scenario viene messo in quarantena. Il nastro di avvertimento viene appeso attraverso il cubicolo. I tuoi file vengono esaminati. Il tuo computer viene setacciato e analizzato. Anche il tuo cadavere viene portato via.
Alla fine, nessuno può determinare cosa ha spinto un dipendente così normale oltre quella linea pericolosa. Una parte dice un'influenza anomala. Un altro dice guadagno monetario. Un terzo sostiene che è stato un mero impulso. Alla fine il file viene sigillato insieme agli altri che hanno cercato di accedere a SCP-001.
Il tuo corpo viene poi eliminato, ma il tuo cervello viene preservato per studiare ulteriormente gli effetti dell'eredità di Berryman e Langford. Dopo tutto, non si smette mai di imparare.
//FINE//Sei a mille Emmet Petroskey lontano da dove i giganti ti giudicheranno. Grauer colpisce con una mannaia da macellaio uno dei tuoi innumerevoli cloni. Diventano una foschia sanguinolenta. Sei a cinquecento Emmet Petroskeys di distanza. Morgan affonda con la lancia di un soldato e uno di voi si divide in due. Avanzate di nuovo.
Mancano 100 Emmet. Mancano cinquanta Petroskey. Dieci. Cinque. Uno. Arrivi al centro del loro giudizio.
"Nome, cognome, data di nascita e ID della Foundazione?" chiede Morgan. La sua voce rimbomba come una diga che si sgretola.
"Lavoro attuale?" chiede Grauer. La sua voce fa male come tendini strappati e ossa rotte.
[["Emmet Petroskey. 9 Febbraio, 1981. 542313. Analista dell'Intelligence."|100.2]]"Allora sei consapevole del fatto che stavi cercando di accedere a informazioni riservate?" chiede Grauer. Le sue parole ti colpiscono come una mazza al petto. Appoggia la sua lunga mannaia sul tuo collo.
"Non farne una tragedia," dice Morgan. Le sue parole ululano come un aereo che sbuca dalle nuvole. Abbassa la sua lunga lancia e la appoggia sul tuo cuore.
Sudi, ansimi e mugugni. La situazione è troppo per te. È opprimente in tutti i significati della parola. Non hai mai voluto niente di tutto questo, neanche un po'. Ti è toccato in ogni caso. C'è solo una cosa da fare.
[[Confessa.|100.3]]
[[Falla diventare una tragedia.|ResetStart]]"È stato un'errore," affermi. Le tue parole sono solo parole. Non tuonano. Non rimbombano. Non sei tu stesso un colosso. "Ho fatto uno stupido errore. Ho infranto il regolamento. Ho messo in pericolo i miei colleghi e tutti gli altri. Che altro posso dire? La fiducia della Fondazione nei miei confronti è stata mal riposta. Mi dispiace."
"E?" urla l'agente. Senti il peso delle parole. La tua colonna vertebrale trema. Gli occhi ti lacrimano. La lancia si tira indietro. La mannaia si tira indietro. Ma non è nemmeno una ritirata.
"Vorrei dare le dimissioni."
[[Entrambi colpiscono.|End4]]Hai ancora nascoste parole segrete di potere. Quelle per risolvere qualsiasi problema erano fallite, questo è vero, ma ce ne sono altre. Incantesimi per creare problemi a tutti gli altri. Maledizioni per far crescere i rovi della burocrazia.
"Voglio presentare un ricorso."
I colossi si chinano a guardare. I loro occhi sono forni. I loro respiri sono trombe d'aria. Ognuno di loro mostra i denti affilati come un rasoio. Senza l'armatura dei processi e delle leggi, niente potrebbe proteggervi.
**//"Come?"//**
"Ho detto che voglio presentare un ricorso! O non volete farmi fare nemmeno questo!?"
Morgan e Grauer sibilano e si allontanano, le teste scompaiono nell'oscurità nebbiosa soprastante. Le loro armi si ritirano così lontane da essere inutili contro di voi. Ci sono lunghi tempi da osservare ora, e sacre sfide da affrontare. Non sarai abbattuto come gli altri. Non morirai così facilmente.
**//"Faccia il ricorso allora.//**
[[La luce gialla delle lampade fluorescenti che non funzionano si riversa su di te.|2]]Morgan e Grauer si guardano l'un l'altro. Il significato è più chiaro ora di quanto non lo sia mai stato prima. Preoccupati dalla tua nuova calma ritrovata. Preoccupati per la tua invocazione di autorità. Alla fine, ognuno è un semplice guardiano. Un dispensatore del potere altrui. Non devi temerli.
"Se ne sei proprio sicuro..." dice Morgan. I suoi occhi sono asciutti.
"Lo sono."
"Non ti fermeremo..." dice Grauer. Il suo sorriso è scomparso.
"Bravi, non fatelo! Fatemi parlare col vostro superiore."
Morgan e Grauer si guardano di nuovo. Lei si strofina le tempie. Alza le spalle lentamente. Entrambi annuiscono con fermezza e si dirigono verso la porta. Si apre. Se ne vanno. Si chiude.
Tu stai seduto lì, sicuro delle tue scelte. Hai commesso un errore, ma non sarai impiccato per questo. Hai vinto e non sarai reso un tragico esempio. Le protezioni della burocrazia sono su di te.
[[La porta si apre di nuovo.|AppealEnd2]]Del fango nero si solleva attorno ai bordi della porta. Si trascina con innumerevoli braccia che si contorcono, ognuna delle quali si aggrappa alle fessure e alle crepe più piccole. Striscia lungo il pavimento, sfiora le pareti e si avvolge sul soffitto. Striscia su se stessa, girando verso l'interno fino quasi a toccarti da tutti i lati. Due occhi azzurri si aprono davanti a voi, come una fauce senza denti.
"I ricorsi devono essere presentati accompagnati dal modulo 3526-F," afferma il fango. Poi finisce di avvolgerti. Gridi e ti riempie la bocca. Ti dimeni, e ti si stringe. L'abbraccio è freddo e umido.
In quella solida presa, il tempo rallenta, si ferma e muore. È in lutto. È stato cremato. Stai in piedi sulla tomba del tempo e piangi. Stai in piedi nel suo mausoleo e ululi.
O lo faresti, se solo potessi.
//FINE//Per chiunque alla ricerca di segreti: Mi scuso per il disastro.
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